Finanziamenti del MI.S.E. per le imprese sociali

Negli scorsi giorni la Corte dei Conti ha registrato il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che istituisce «un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale».

Grazie a questo nuovo decreto (operativo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), ideato dal MI.S.E. di concerto col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, viene di fatto istituito un nuovo meccanismo di finanziamento agevolato sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri). La capienza è fissata in 200 milioni di euro.
Secondo il regolamento possono presentare domanda le imprese sociali (ex lege 155), le cooperative sociali (ex lege 381) e le società cooperative aventi qualifica di ONLUS. Le spese ammissibili – che ovviamente devono essere compatibili alle finalità statutarie – devono essere (al netto dell’Iva) non inferiori a 200mila euro e non superiori a 10 milioni di euro. I programmi di investimento devono essere ultimati entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Il tasso di interesse è pari ad almeno lo O,5% annuo, rimborsabile con rate semestrali posticipate anche in 15 anni. Inoltre in aggiunta al finanziamento agevolato può essere concesso un contributo non rimborsabile a copertura di una quota delle spese ammissibili.
Ben inteso il finanziamento erogato dal fondo rotativo deve essere accompagnato da un finanziamento di pari entità che l’impresa sociale deve ottenere sul libero mercato. In questo caso si tratta però di finanziamenti ordinari a tassi di mercato. Come fa notare il sottosegretario al Welfare Luigi Bobba però è verosimile che le banche coinvolte con la garanzia del Fondo rotativo possano concedere condizioni più favorevoli, rispetto a quelle richieste oggi. L’elenco completo delle banche aderenti (fra le altre Banca Etica, Banca Prossima e UniCredit) sarà reso disponibile sui siti web del Mise, di Cassa depositi e prestiti e dell’Abi.

Per ulteriori dettagli sull’iniziativa potete contattarci all’indirizzo email info@infofinanzagevolata.it

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.