Imprese sociali, al via il nuovo Bando del Mise

Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento delle finalità di utilità sociale e degli interessi generali.

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:

  • imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006 e successive modifiche
  • cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991
  • società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997

L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.

La copertura degli oneri per la concessione dei finanziamenti agevolati  è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a. (CDP). In particolare il CIPE ha assegnato alla misura 200 milioni delle risorse del FRI.

Secondo quanto richiesto dalle norme che regolano il FRI, il decreto interministeriale prevede che al finanziamento agevolato debba essere associata una quota di finanziamento bancario a tasso di mercato. Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario copriranno insieme l’80% dei costi del programma e saranno disciplinati da un contratto unico nell’ambito del quale il finanziamento agevolato sarà pari al 70% e il finanziamento bancario al 30% del finanziamento complessivo.

Il finanziamento, al tasso agevolato di 0,5%, avrà una durata massima di 15 anni.

Per i programmi che prevedono investimenti non superiori a tre milioni di euro al finanziamento agevolato è associato un contributo non soggetto a restituzione pari al 5 % dei costi del programma.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla
realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e
direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.

In data 28 luglio 2017 è stata inoltre sottoscritta la Convenzione fra il Ministero, l’ABI e CDP che, oltre a specificare aspetti puntuali della disciplina del finanziamento bancario e del connesso finanziamento agevolato, detta le regole affinché possano aderire alla stessa Convenzione le banche che intendono assumere il ruolo di “banche finanziatrici”, fra le quali le imprese sceglieranno la banca cui in primis dovranno rivolgersi per ottenere, previa  valutazione del merito di credito, la delibera di finanziamento con l’evidenziazione dei positivi impatti socio ambientali del programma, da allegare alla domanda di agevolazione.

Con la procedura a sportello adottata dalla misura, le domande potranno essere trasmesse a partire dal 7 novembre 2017, data che si è ritenuta congrua per consentire alle banche di aderire alla Convenzione e alle imprese di mettere a punto i propri programmi e di ottenere le valutazioni della banca finanziatrice da allegare alla domanda di agevolazione.

Per ulteriori approfondimenti sulla misura rimaniamo a vostra disposizione tramite il nostro indirizzo email info@infofinanzagevolata.it

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