E’ stato appena presentato a Palermo il programma del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca 2014-2020. Il plafond nazionale del Feamp ammonta a quasi un miliardo di euro, il 68 per cento del quale sara’ regionalizzato. Le somme a disposizione di ogni regione saranno stabilite dal governo nelle prossime settimane. Al settore ittico della Sicilia, secondo quando riferito dall’assessore all’Agricoltura e Pesca della Regione Siciliana Cracolici, dovrebbero spettare in totale circa 150 milioni di euro per i prossimi sei anni.
I bandi di gara per attingere a queste risorse saranno pronti fra marzo e aprile. Il miliardo di euro assegnato all’Italia e’ suddiviso fra risorse per la pesca sostenibile (346 milioni di euro), per l’acquacoltura sostenibile (221 milioni), per la politica comune della pesca (114 milioni), per l’occupazione e la coesione territoriale Flag (quasi 85 milioni), per la commercializzazione e la trasformazione (144 milioni), per la politica marittima integrata (9 milioni), per l’assistenza tecnica (58,6 milioni) per complessivi 978 milioni di euro. “Il nuovo fondo europeo per il settore ittico – ha commentato l’assessore Cracolici -, a differenza del passato, si occupa anche di attivita’ marittime, ovvero promuovera’ un’azione a favore della diversificazione, di tutte quelle attivita’ che non siano strettamente legate alla pesca in se’ e per se’.
Si puntera’ sulla capacita’ di produrre reddito al di fuori della stagione della pesca, sulla promozione dell’ittiturismo, sull’attivita’ di trasformazione del pesce e sull’acquacoltura. L’obiettivo e’ fare del pesce un settore economico importante. Oggi – ha sottolineato – consumiamo in Sicilia soltanto il 30 per cento del pesce pescato. Il nostro problema e’ valorizzare la nostra tipicita’ e fare del sistema pesca un sistema integrato per rilanciare tutto cio’ che ruota intorno alle marinerie”.
Vi terremo informati in merito alla pubblicazione dei primi bandi regionali del programma del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca 2014-2020.
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