COVID-19: nel Decreto “Rilancio” nuove opportunità per le imprese

Decreto Rilancio 2020: tutte le misure urgenti per salute, economia, lavoro e politiche sociali

Nel decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono stati stanziati 55 miliardi di euro di risorse per sostenere imprese, artigiani, commercianti, professionisti, lavoratori e famiglie nella nuova fase di ripresa economica e sociale del Paese.

In particolare, il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha lavorato a un pacchetto di misure che rappresenta uno dei pilastri del provvedimento e che mira a rispondere a molte esigenze delle imprese e dei lavoratori colpiti dalla crisi economica causata dal Covid-19.

L’obiettivo del Governo è quello di continuare, dopo il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità, a supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante questa emergenza attraverso un quadro omogeneo di interventi, tra i quali:

  • Sono stati stanziati 6 miliardi di euro per contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali. Il contributo verrà erogato dall’Agenzia delle Entrate e sarà parametrato al calo del fatturato del mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese del 2019, se superiore al 33%. Il contributo minimo sarà di 2000 euro per le società e di 1000 euro per l’impresa individuale, che potrà cumularlo con il bonus INPS. L’ammontare dell’importo erogato sarà, quindi, pari al 20% per le imprese con fatturato fino a 400 mila euro; 15% per le imprese con fatturato tra 400 mila euro e fino a 1 milione di euro; 10% per le imprese con fatturato da 1 a 5 milioni di euro;
  • 4 miliardi per finanziare ulteriormente il Fondo di Garanzia per le Pmi, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi;
  • A imprenditori, artigiani e professionisti, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e che, a causa dell’inattività, abbiano avuto un calo di fatturato superiore al 50% nel mese di aprile 2020, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di affitto di immobili a uso commerciale, per i mesi di aprile, maggio e giugno. Per le strutture alberghiere, lo stesso credito viene invece concesso indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente. Oltre che in compensazione, il credito potrà essere ceduto anche al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;
  • Per favorire la ricapitalizzazione delle imprese è stato introdotto un sistema di agevolazioni fiscali e di misure di sostegno finanziario dirette a incentivare il rafforzamento delle società, che si trovano in difficoltà per le conseguenze economiche e finanziarie causate dal Covid-19. La misura si rivolge a quelle imprese che fatturano tra 5 e 50 milioni di euro all’anno e che hanno registrato nei mesi di marzo e aprile 2020 un diminuzione di oltre il 33% rispetto al fatturato dello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, se l’aumento di capitale è effettuato entro il 31 dicembre 2020, le persone giuridiche e le persone fisiche che versano il capitale potranno infatti usufruire della deducibilità o detraibilità di un importo pari al 20% della somma investita nel capitale sociale. L’investimento massimo detraibile/ deducibile non può comunque essere superiore a 2 milioni di euro e va mantenuto almeno fino al 2023. L’aumento di capitale minimo è pari a 250 mila euro. A queste agevolazioni è collegato un credito di imposta a favore della società che fa l’aumento di capitale. Per sostenere ulteriormente la patrimonializzazione delle imprese, è istituito inoltre un apposito Fondo per il Patrimonio PMI finalizzato a sostenere investimenti e liquidità delle aziende mediante l’intervento dello Stato con l’acquisto di obbligazioni e titoli di debito delle società.
  • Per le start up innovative le seguenti agevolazioni: Risorse aggiuntive al fondo di sostengo al Venture Capital; Proroga di 12 mesi del termine di permanenza nel registro delle imprese dedicato alle startup; Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels; Potenziamento degli incentivi fiscali; Finanziamenti a tasso zero a copertura dell’80% delle spese ammissibili; Detrazione fiscale del 50% delle somme investite nel capitale di startup e PMI innovative;
  • Per sostenere la ricerca e la sperimentazione è stato creato il nuovo Fondo dedicato al trasferimento tecnologico, che dovrà creare una solida e stabile connessione tra il mondo produttivo e quello della ricerca, con l’obiettivo di garantire un adeguato livello di trasferimento tecnologico alle imprese. Il Fondo avrà a disposizione una dotazione iniziale pari a 500 milioni di euro per l’anno 2020 e verrà gestito dalla prima fondazione italiana interamente dedicata al trasferimento tecnologico, Enea Tech, che dovrà favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e nello svolgimento di attività di progettazione, coordinamento e stimolo alla ricerca e allo sviluppo. Ciò consentirà di disporre di un’offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi e prodotti innovativi, consulenze tecnico-scientifica, attività di formazione, nonché attività di supporto alla crescita delle start up ad alto potenziale innovativo. È prevista inoltre una maggiorazione del credito di imposta per le attività di ricerca di strutture produttive presenti nelle Regioni del Mezzogiorno;
  • È istituito presso il MiSE il First Playable Fund diretto al sostegno della produzione italiana di prodotti multimediali, adeguando anche il nostro Paese a quanto già è stato fatto in tutti i principali paesi europei e del mondo. Il fondo concede contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e fino a 200 mila euro a prototipo. Tramite questo fondo le imprese del settore dell’intrattenimento digitale potranno presentare i loro progetti di sviluppo a editori o investitori per ottenere finanziamenti necessari per la successiva produzione del prodotto finale e della sua distribuzione sul mercato internazionale;
  • Liquidità a fondo perduto per le imprese finanziate con Resto al Sud: le imprese che hanno completato il progetto ammesso alle agevolazioni Resto al Sud, potranno accedere a un ulteriore contributo a fondo perduto, a copertura del fabbisogno di circolante, pari a 15.000 euro per le attività svolte in forma individuale e fino ad un massimo di 40.000 euro (10.000 euro per ciascun socio) per quelle esercitate in forma di società;
  • Nuovi contributi per la riduzione del rischio di contagio nei luoghi di lavoro: Invitalia gestirà 403 milioni di euro (risorse INAIL) destinati alle imprese che hanno acquistato apparecchiature, attrezzature, dispositivi elettronici per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori e altri strumenti di protezione individuale.

Per ulteriori informazioni potete direttamente contattarci al nostro indirizzo info@infofinanzagevolata.it

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