Fondi Europei per la Pesca: Contributi per progetti di partenariato pubblico-privato

pescherecci

La Regione Sicilia ha avviato un intervento da 16 milioni e 616.730 euro a valere su fondi FEAMP 2014-2020, volto a promuovere le iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo promosse dai Gruppi di Azione Locale, cioè da partenariati composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati dei settori della pesca e/o dell’acquacoltura e/o del settore della trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico e di acquacoltura.

Le strategie di sviluppo locale partecipativo vengono attuate dai FLAG (Fisheries Local Action Groups, le nuove aggregazioni territoriali) attraverso Piani di Azione Locale che dovranno concentrare le proprie attività su un massimo di due ambiti tematici tra:

  • sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali,
  • sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile,
  • turismo sostenibile,
  • cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità,
  • valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali,
  • valorizzazione di beni culturali e del patrimonio artistico legato al territorio,
  • accesso ai servizi pubblici essenziali,
  • inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali,
  • legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale,
  • riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità,
  • reti e comunità intelligenti,
  • diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca.

Dei fondi FEAMP 2014-2020 a disposizione del bando:

  • 822.000 euro sono la quota di contributi per il sostegno preparatorio,
  • 15.794.730 euro sono rivolti al finanziamento vero e proprio delle strategie di sviluppo locale.

Le domande per il sostegno preparatorio devono essere inviate alla Regione Sicilia entro il 12 settembre 2016, mentre per le istanze di finanziamento della strategia di sviluppo la scadenza è fissata al 3 ottobre 2016.

“ Intendiamo dare un’impronta nuova alla spesa dei fondi europei del Feamp attraverso criteri che rafforzino qualità, innovazione e tracciabilità del nostro pescato e favoriscano la trasformazione e la chiusura della filiera, – afferma l’assessore regionale all’agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici.  Inoltre pesca, turismo, cultura e identità territoriale devono camminare insieme, è questa la nostra vera forza. Vogliamo ricollegare tutti questi fili in un disegno economico integrato.  I fondi europei non sono un sostegno al reddito ma uno strumento per pianificare politiche di sviluppo. “

Rispetto alla vecchia programmazione – continua Cracolici – sono stati inseriti nuovi criteri per la distribuzione delle risorse dei Flag, come gli incentivi per l’aggregazione territoriale: per la prima volta nell’assegnazione delle risorse aggiuntive faranno fede i parametri relativi al numero di imbarcazioni della piccola pesca costiera, la popolazione residente nell’area interessata e i km di costa. Prevista inoltre una riduzione del numero delle aggregazioni territoriali da 11 a 8.

Inoltre il 30% delle risorse per la strategia di sviluppo locale sarà destinato interamente a piccoli  interventi infrastrutturali nelle zone portuali come ripristino dell’illuminazione, creazione isole ecologiche e manutenzione.

Una parte delle risorse – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea – sarà destinata alle politiche volte al rafforzamento della tracciabilità dei prodotti del mare made in Sicily e alla promozione del pescato siciliano e del patrimonio costiero, anche con il coinvolgimento delle scuole e  dell’Istituto per la Dieta Mediterranea.”

Per Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento regionale pesca “questa programmazione darà grande attenzione al mondo della pesca artigianale. Veniamo da anni di programmazioni che puntavano alla rottamazione delle barche, finalmente si vuole valorizzare la pesca artigianale, quella  fatta da barche inferiori a 12 metri che non utilizzano attrezzi da strascico e quindi molto selettiva e sostenibile per l’ambiente. Si punterà al rilancio di tutte le comunità marinare delle borgate, dell’identità mediterranea, anche per avvicinare sempre di più i consumatori al consumo di pesce fresco e genuino ed evitare che sulle nostre tavole finisca solo del pesce di importazione.”

Per chi tra aggregazioni di imprese ed enti locali volesse saperne di più può contattarci direttamente all’indirizzo di posta elettronica info@infofinanzagevolata.it

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