Ha avuto luogo questa settimana a Palermo una due giorni che ha dato il via ufficiale alla Programmazione PO FESR SICILIA 2014/2020.
La due giorni è stata anticipata dalle dichiarazioni del Governatore Crocetta, il quale ha affermato che “Gli obiettivi del programma si basano su una strategia di innovazione e ricerca, finalizzata a sviluppare una cittadinanza attiva, attraverso la ricerca, la banda larga, un incremento di competitivita’, interventi per la valorizzazione dei settori trainanti e i punti di eccellenza, che possano dare impulso alle potenzialita’ della Sicilia e migliorare la qualita’ della vita dei cittadini”. Sara’ di un miliardo il fondo destinato a circa dodicimila imprese per progetti innovativi. “La Sicilia ha cambiato rotta – continua il presidente -. Era la penultima regione europea per l’utilizzo dei fondi europei, con una programmazione che al 31 dicembre 2012 aveva certificato appena il 12,5% in cinque anni. Negli ultimi 3 anni la nostra Regione e’ riuscita ad avere performance di livello, che hanno portato ad un utilizzo totale dei fondi. I primi bandi partiranno gia’ nel mese di giugno e a partire dal mese di maggio il Dipartimento programmazione presentera’ un cronoprogramma dei bandi che coinvolgeranno sia enti pubblici che soggetti privati che dovranno collaborare in modo diverso rispetto al passato”.
“L’utilizzo dei fondi europei – aggiunge Crocetta – ha contribuito alla crescita del Pil nel periodo 2014/2015. Mentre tra il 2007 e il 2013 perdevamo circa 2 punti l’anno, nel 2014 la decrescita si e’ interrotta e nel 2015 abbiamo registrato lo 0,4% di crescita. Per il 2016 la Regione prevede una crescita del Pil dell’1%, grazie all’incremento del turismo, all’utilizzo dei fondi europei, l’export dei nostri prodotti bio, l’innovazione tecnologica. Stiamo uscendo da una fase buia e dopo la perdita di 150.000 posti di lavoro lo scorso anno, registriamo adesso 35.000 posti di lavoro in piu’. Riteniamo che, con un’accelerazione sull’utilizzo dei fondi europei, potremo incrementare l’occupazione in Sicilia. Sono convinto che questa sfida sara’ accolta, non solo dai cittadini e dalle imprese, ma anche dall’amministrazione pubblica regionale e dagli enti locali che – conclude il presidente – sono al centro del nuovo programma che stiamo elaborando”.
Al di là delle promesse elettorali, ci sono numeri e date che fanno ben sperare. La presentazione ufficiale avutasi in questi giorni ha confermato lo stanziamento di notevoli risorse per grandi opere, enti locali e imprese. In Sicilia ammontano a 4,5 miliardi di euro i fondi disponibili grazie al nuovo programma operativo regionale Fesr Sicilia 2014-2020. Il documento, approvato dalla commissione europea il 17 agosto scorso e apprezzato dalla giunta nel novembre 2015, presenta diverse novità, tra le quali l’inclusione di una serie di indicatori, tra i quali quelli che premiano la qualita’ oltre che la quantita’. Per tali indicatori devono essere fissati target intermedi da conseguire entro il 31 dicembre 2018 e target finali da raggiungere al 31 dicembre 2023. Sulla base dell’esito della verifica del conseguimento dei target intermedi, nel 2019 la Commissione Europea attribuira’ alle priorita’ che hanno conseguito i target intermedi una riserva pari a circa il 6% della dotazione finanziaria dell’asse prioritario. Previste sanzioni per i casi in cui si registrera’ il mancato conseguimento dei target intermedi.
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